Barba non facit philosophum

Casoria

La casa palaziata dei Rossi di Casarusso

la sacra famiglia

Casa Palaziata in vico Don Nemesio, oggi vico II Santa Croce n.2

Casa palaziata: «La casa palaziata si sviluppava in genere su due o più piani: il proprietario collocava la sua residenza al primo piano. Al piano superiore risiedevano gli altri membri del fuoco, quali sorelle e fratelli non sposati. Alcuni locali del piano terra erano riservati dal proprietario per uso proprio come magazzini di deposito e cantine per conservare il vino. In alcuni casi i benestanti preferivano locare i loro immobili ed abitare in case fittate più ampie, pagando anche cospicui canoni.»  ||

 Casa palazziata: vi abitava il magnifico (v.). Il tipo più diffuso di “casa palazziata”, detta anche “soprana”, cioè fornita di stanze poste al piano superiore, si differenziava dalla semplice “casa” per la ricerca dell’isolamento e per le dimensioni dei locali, ma soprattutto per l’adozione di elementi architettonici specifici (come il portale d’ingresso sulla pubblica via, o come il cortile, presente nelle case palazziate più grandi). Della casa palazziata esisteva tuttavia un versione ridotta, la “casetta palazziata”. Come pure, in alcuni luoghi, per esempio ad Acquaviva delle Fonti nel 1653, erano segnalate «case palazziate con cortili grandi, coverti e scoverti, gradiate, loggette, et altre commodità ad uso della città di Napoli».

Da G. Orlandi.

Elementi decorativi

Show Buttons
Hide Buttons