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SOS DALLA BASILICA DI SAN MAURO A CASORIA: FATE PRESTO O SI PERDERÀ UN PATRIMONIO INESTIMABILE

Casoria, le porte di Napoli, è una delle maggiori città della regione Campania per numero di abitanti ed un patrimonio storico, artistico e religioso invidiabile. Tra le vestigia che può vantare c’è la chiesa di San Mauro. Elevata al rango di basilica pontificia minore, è una chiesa risalenti al Seicento al cui interno vi sono tesori di inestimabile valore. “Un tesoro religioso, storico ed artistico che è patrimonio non solo di Casoria“ evidenzia il preposito curato della basilica don Mauro Zurro” ma di tutta la Chiesa, oltre che dell’intera nostra regione. Patrimonio che però ha bisogno di interventi di una certa entità, che da soli non riusciamo a sostenere. C’è bisogno del sostegno delle autorità preposte, a cominciare dalla Soprintendenza al patrimonio artistico.“
Un tempio di particolare bellezza e valore, che ha suscitato anche l’attenzione di Raitre, che ha recentemente trasmesso un servizio sulla basilica e sulla chiesa attigua, sede della Congrega di Santa Maria della Pietà e del Buon Consiglio. A fare gli onori di casa don Mauro Zurro e Lucio Rossi.
Quest’ultimo priore dal dal 2017 al 2019 e oggi confratello della Congrega, membro di una delle famiglie storiche della città, le cui origini risalgono al Cinquecento è uno dei quali è stato preposito della basilica, oltre ad altri esponenti della famiglia stessa che sono stati membri del clero cittadino, clero che nella sua storia vanta anche un santo, San Ludovico, due cardinali, Alfonso Castaldo e Luigi Maglione ed un arcivescovo, Antonio Del Giudice. Lucio Rossi ribadisce che senza il reperimento di fondi adeguati la basilica ed il suo patrimonio rischiano di essere itrimediabilmente compromessi.
“Nella chiesa di San Mauro troviamo tante opere di prestigio“ fa rilevare Rossi “a cominciare dalla cripta, risalente al Quattrocento, per proseguire con una cappella le Settecento, attualmente inagibili tra l’assoluto e colpevole indifferenza generale. Ci sono dipinti di famosi artisti partenopei come Andrea Vaccaro, Angelo Mozzillo e Pietro De Martino, un organo di legno del Settecento perfettamente funzionante, il portale d’ingresso in bronzo, il battistero dove fu battezzato San Ludovico da Casoria ed il soffitto in oro zecchino. Attiguo alla basilica vi è una piccola chiesa settecentesca che custodisce una pala della Madonna di Costantinopoli restaurata a nostre spese da noi confratelli della Congrega, oltre al pavimento originale del Settecento. Chiesa inagibile dall’estate del 2019, quando si aprì una voragine proprio davanti al suo ingresso, nella quale precipitò anche un automezzo della nettezza urbana. Una voragine rimasta aperta per oltre quattro mesi“ ricorda Rossi “un ritardo che ha notevolmente danneggiato la piccola chiesa. Ad una profondità di quindici metri sotto il livello stradale c’è una cripta del Quattrocento impreziosita da affreschi che se non restaurati in tempo rischiano di perdersi limiti abilmente“ lamenta Rossi.“ Una città senza memoria “conclude“ non può crescere. È una città finita, senza ne’ passato, ne’ presente, ne’ futuro.” Il presidente della commissione consiliare alla cultura Salvatore Iavarone ha garantito l’impegno dell’ Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Raffaele Bene. Ci si augura che ciò avvenga in tempi brevi e che anche gli altri enti preposti facciano la loro per evitare il peggio.
(Otello Salice)
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